venerdì 17 gennaio 2014

Alta tensione in Mozambico

La EN1 che attraversa il Paese da sud a nord. In rosso Muxungue.
Tre giorni fa, mercoledì 14, mentre volavo in tutta sicurezza e comfort tra Maputo e Beira, a diecimila metri sotto di noi, lungo la strada nazionale numero 1 che collega il sud al centro del paese, si consumava l'ennesima atrocità di questo periodo inquietante per il Mozambico. Raffiche di mitra sparate da uomini nascosti nella boscaglia crivellavano un autobus di linea che passava nel punto sbagliato al momento sbagliato. L'agenzia Lusa riferisce di 3 morti e 2 feriti gravi. E questo nonostante la forte presenza di militari e il pattugliamento di un tratto di strada di una trentina di chilometri la cui percorrenza è diventata una vera e propria roulette russa.
Cosa sta succedendo in Mozambico, dopo 22 anni dalla firma del cessate in fuoco a Roma che pose fine a una delle più terribili guerre civili mai viste nel meridione d'Africa?
Gli attacchi a civili e militari sono cominciati il 4 aprile dell'anno scorso. La zona dove si sono concentrate le imboscate è quella di Muxungue (la ics si pronuncia "sc") ma recentemente sono state registrate sparatorie anche nella provincia di Inhambane e di Nampula. Una quarantina di persone hanno perso la vita. Un'ottantina i feriti. Gravi le ripercussioni sul movimento di merci e persone dal sud al centro-nord del paese. Quella è l'unica strada di collegamento; non ci sono ferrovie o navi passeggeri per poter bypassare questo tratto insidiosissimo. Ancor più grave, il recente stillicidio di violenze ha fatto ritornare alla memoria i quindici anni di guerra civile che hanno dissanguato il Mozambico.
L'antica formazione della Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana) si è attribuita la responsabilità degli attacchi adducendo che sono una forma estrema di protesta contro la "dittatura instaurata" dal governo e la mancanza di consenso sulla legge elettorale. Sa quel che sia quel che sia il Paese sta vivendo il peggior momento di tensione politico-militare dalla fine della guerra civile.

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