venerdì 3 dicembre 2010

Incidenti e barbarie

L’occasione per questa amara riflessione mi viene da un paio di incidenti avvenuti sulla strada nazionale numero 6 che passa a 100 metri da casa nostra, e che è una delle principali arterie del paese, e da quello che è successo sul luogo dei sinistri.

In Mozambico non ci sono molti veicoli, se facciamo il paragone, per esempio, col vicino Sudafrica, eppure regolarmente succedono delle stragi sulle strade. Le cause le conosciamo: educazione civica e stradale a livello zero, mercati e mercatini superaffollati e spesso non segnalati a bordo di strade dove sfrecciano a tutta velocità i sempre più numerosi bisonti, la mancanza di dissuasori efficaci per la riduzione della velocità, come dossi artificiali, mezzi sgangherati e privi della più elementare manutenzione, spesso stracolmi di persone che viaggiano in formazione “a grappolo”. Purtroppo, a tutto questo caos, ci si fa lentamente l’abitudine.

Quello che invece continua a farmi fa inorridire è che sulla scena degli incidenti appaiono sempre frotte di sciacalli, pronti ad approfittare al massimo della situazione. Così, mentre uno dei camion si incendiava, dopo averne tamponato un altro fermo in mezzo alla strada e nove persone bruciavano vive, intrappolate nella cabina dove normalmente avrebbe dovuto esserci solo l’autista, un gruppo di presenti si dava da fare per saccheggiare quello che c’era a bordo dei mezzi. E purtroppo questa barbarie non si ferma dentro i confini del Mozambico. Tempo fa la figlia di amici tornava dal Sudafrica, dove era andata a far compere, insieme al fidanzato. Il loro mezzo è stato coinvolto in un grosso incidente, la macchina è uscita di strada e i due sono stati sbalzati dal veicolo. Nel giro di pochi minuti, alcuni abitanti del posto stavano facendo man bassa delle mercanzie sparpagliate sulla sede stradale e dei beni personali dei malcapitati viaggiatori. La ragazza giaceva svenuta nel prato vicino alla strada. Qualcuno, credendola morta, le ha sfilato di dosso il vestito che indossava per rubarlo.

La cosa si è ripetuta sotto i miei occhi alcune settimane fa quando un grosso camion ha sbandato ed è uscito di strada a un paio di chilometri da casa nostra: in men che non si dica c’era una folla che rubava i sacchi di granoturco che trasportava. Più tardi si è saputo che avevano alleggerito del portafoglio e del cellulare l’autista rimasto contuso.

Che fare? In caso di disastri naturali non è raro che si dia alla polizia e all’esercito l’autorizzazione di sparare a vista sugli sciacalli. Ma qui non c’è niente di “naturale” e in ogni caso la polizia arriva sempre sul luogo a saccheggio compiuto