giovedì 14 gennaio 2010

Ozi johannesburghesi

Da qualche giorno sono ospite di Piero e Carmen nel quartiere di Sandton, il nuovo centro nevralgico nella zona nord di Johannesburg. Mi hanno messo a disposizione un cottage vicino alla piscina. Dietro c’è un muro altissimo: quello del consolato americano e sullo sfondo le torri del complesso di Sandton City. Lì fervono i lavori di ampliamento del centro commerciale e di completamento della stazione ferroviaria per il nuovo treno veloce che in occasione dei Mondiali di calcio collegherà l’aeroporto com gli alberghi e i negozi della zona.


Nuovo anno scolastico

Ieri hanno riaperto i battenti le scuole in tutto il paese sull’onda della polemica che ha accompagnato la divulgazione dei risultati degli esami di maturità del 2009. C’è stato un ritardo enorme nel renderli noti ma quello che preoccupa di più è che solo il 60 % dei candidati ha superato la prova.


Febbre da Mondiali

Nel frattempo sale la temperatura attorno all'evento clou del 2010 (twenty-ten come dicono qui). Twenty ten è diventato di fatto il sinonimo della Coppa del mondo di calcio che verrà giocata per la prima volta della sua storia nel continente africano. Buona parte dei lavori sembrano a buon punto, alcuni stadi sono veramente spettacolari ( ho visto, ma solo dall’esterno, quello di Nelspruit, citta' vicino al parco nazionale del Kruger, quello di Durban, con un arco di cemento che lo sovrasta da un’estremità all’altra e su cui si può camminare con un’imbracatura oppure scivolarvi sopra in funivia o da cui ci si può buttare facendo del bungee-jumping, e quello maestoso di Soccer City qui a Johannesburg) e la pubblicità enorme. Siccome tutto il mondo è paese, non mancano le polemiche sui costi e sulla necessità di nuove strutture e sul rischio-pericolo che molti diventino degli elefanti bianchi. Gli organizzatori poi non sono troppo entusiasti di come stanno andando le prevendite di biglietti qui in Sudafrica. Alle stelle invece vanno i prezzi dei biglietti aerei e quelli di alberghi, pensioni e B&B per il periodo dei mondiali da metà giugno a metà luglio


Capitombolo presidenziale

Uno dei momenti esilaranti nella tradizionale cerimonia nuziale in cui il Presidente Jacob Zuma (68 anni) ha ufficialmente sposato la quinta moglie (Tobeka Madiba) è avvenuto durante una delle danze tradizionali zulu in cui Zuma ha voluto mettere in mostra le sue abilità ballerine. Adatte a fisici giovani e atletici hanno avuto la meglio sul panciuto Capo di Stato che evidenzia gambette secche e troppo esili per la sua notevole stazza. Infatti mentre scalciava furiosamente in aria ha perso l’equilibrio ed è finito col sedere per terra. Qualche giorno dopo un guerriero zulu presente alla performance ha detto che quella non era una caduta ma un movimento previsto da quella particolare danza in cui un vero Zulu si lascia andare come un salame. Ma vai a dirlo a tua sorella, va'...

Qualcuno ha anche chiesto se il budget presidenziale è sufficiente a sfamare tutte queste bocche (tre mogli, in quanto da una ha divorziato e un’altra si è suicidata, vari figli (9? 14? 19?), una fidanzata ufficiale, Bongi Ngema, con cui forse si sposerà il prossimo anno) e se è giusto che i soldi dei contribuenti vengano usati per l’appetito insaziabile di un convinto poligamo. E alla domanda “Chi delle tre andrà con il Presidente nel corso delle visite ufficiali?” la risposta del portavoce presidenziale è stata “ Una, due o tutte e tre se così vorrà”.

Totò direbbe: “E io pago!” Qui dicono qualcos'altro che non posso ripetere.

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