Oggi è una bellissima giornata, una delle poche che si sono viste a Johannesburg negli ultimi tempi. Domani parto per lo Zambia ( o la Zambia, a secondo delle vostre preferenze. Chissà perchè si dice il Gambia ma la Nigeria? La Guinea ma il Ruanda? Se qualcuno lo sa metta un post sul blog, magari scrivendo dal suo loft, mentre sorseggia un drink con un occhio attento al trend per non sbagliare look…Tranquilli, è solo un colpo di sole, domani potrei stare di nuovo bene).
L'ultima di venti
Bando alle ciance, i titoloni dei giornali di questi giorni si sprecano sul ventesimo figlio del Presidente sudafricano,l’irriducibile Jacob Zuma che evidentemente vuol essere Padre della nazione nel senso letterale del termine.
A 68 anni suonati, il panciuto presidente, a quanto pare agilissimo in camera da letto, ha avuto una bambina dalla trentanovenne Sonono Khoza, un divorzio alle spalle, figlia di Irvin Khoza, presidente del comitato organizzatore della coppa del mondo nonchè proprietario di una squadra di Soweto, gli Orlando Pirates, conosciuto come “il duca di ferro” e amico di lunga data del Presidente. Detto per inciso Khoza c’è rimasto molto male affermando che si è sentito tradito daquesto modo di fare. La piccola è nata a ottobre, tre mesi prima che Zuma si sposasse per la quinta volta, ma la notizia è apparsa sui giornali solo questi giorni ,scatenando un mare di polemiche.
Pensando a vicende di casa nostra simili a questa, non ci può nemmeno meravigliare troppo ma resta il fatto che quando si è capi di governo la distinzione fra pubblico e privato diventa veramente sottile e l’opinione pubblica si aspetta un comportmento più serio e consono al ruolo (e ai privilegi) che uno ricopre.
Interessante notare che dall’ufficio della presidenza non è arrivata nessuna smentita sulla recente paternita'.
Traffico droga
L’altro fulmine a ciel sereno è esploso venerdì: Sheryl, la moglie del ministro della sicurezza Siyabonga Cwele (l’equivalente del nostro Maroni), una piacente signora di 50 anni, è stata arrestata dietro l’accusa di essere implicata nel commercio di droga. La cosa sembra molto seria perchè le è stata negata la liberà condizionale per cui deve starsene in carcere in attesa di giudizio.
Anche qui polemiche a non finire con tanta gente che si chiede come ci si possa sentire sicuri nelle mani di un ministro la cui moglie gliel’ha fatta (grossa) sotto il naso. A meno che…
Ritorno a KwaNdebele
Mentre tutto questo scatenava dibattiti accalorati su giornali, stazioni radio e televisione, io sono andato a fare una scappata in KwaNdebele, a circa 100 km a nord dalla capitale Pretoria, dove ho trascorso tre annni lavorando in parrocchia. I Padri bianchi hanno lasciato un paio di anni fa a motivo di mancanza di personale. Il loro posto e' stato occupato da un giovane prete diocesano che fra non molto consegnera' a sua volta l'incarico nelle mani di una comunita' di cappuccini zambiani. Quando torno dallo(a) Zambia magari riuscirò anche a caricare qualche foto.
A presto. Salani kahle (statemi bene, in Zulu).
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