Straniero residente
Da ieri sono ufficialmente residente in Mozambico. Ho infatti ottenuto il D.I.R.E (Documento di identità e residenza per gli stranieri) avendolo richiesto come “urgente”una quindicina di giorni fa, seguendo la via “urgente”. Il costo è di circa 40 euro, il documento è valido per 9 anni ma la residenza va rinnovata ogni anno. Naturalmente c’è anche la via “normale” ma richiede tempi lunghissimi e questo tipo di richiesta finisce, stranamente, per perdersi nei meandri burocratici dell’ufficio immigrazione. Meglio pagare qualcosa di più e andare sul sicuro.
Visita al centro di Nhangau
Settimana scorsa ho fatto la mia prima uscita con un gruppo di studenti universitari cattolici. Siamo andati a visitare un gruppo di persone anziane che vivono a una ventina di km fuori città, in un centro di accoglienza. È una specie di casa di riposo sotto forma di un piccolo villaggio. Gli anziani vivono in casette piccole e dignitose; di loro si occupa una specie di previdenza sociale che garantisce cibo, alloggio e cure necessarie. Pochi si trovano lì perché non hanno nessuno che si possa occupare di loro; la maggioranza è composta da cittadini stranieri (soprattutto zimbabweani) senza i mezzi per tornare in patria ( e chi vorrebbe tornare in Zimbabwe in ogni caso viste le condizioni in cui si trova il Paese?) e da mozambicani scacciati dalle loro famiglie perché accusati di stregoneria e quindi visti come un effettivo pericolo per la comunità.
Scopo della visita era semplicemente quello di passare alcune ore con loro offrendogli un piccolo rinfresco. Gli studenti hanno insistito perché celebrassi la messa anche se i cattolici erano una mezza dozzina in un gruppo di una sessantina di persone. Quando l’abbiamo detto ai vecchietti sono rimasti tutti al loro posto dicendo che erano contenti di pregare visto che comunque Dio è uno solo. Di fronte a questa logica disarmante non ho potuto rifiutare. Durante la predica uno degli anziani è intervenuto dicendo che era la reincarnazione di quel Figlio di Dio di cui stavo parlando. Alcuni suoi vicini lo hanno zittito in malo modo ed è stato solo durante la merenda che mi si è avvicinato di nuovo chiedendomi di compatirli perché erano dei poveri diavoli e che io ero il solo in grado di riconoscerlo per quello che era! http://picasaweb.google.it/113807602960586128102/Nhangau#
Quant’è difficile scavare un pozzo
Visto che, per il momento, ho abbastanza tempo sto cercando di dare una mano a suor Delfina e al suo centro per bambini orfani (vedi http://www.pix-yu.com/zoompix/claudioafrica/wkvntbwrfu93.jpg/3/ ).
L’impresa contattata per scavare il pozzo doveva arrivare giovedì scorso, “prestissimo” secondo loro. Visto che alle 11 non c’era anima viva, li abbiamo chiamati. “Sta piovendo” è stata la loro scusa. La suora non ha battuto ciglio mentre a me prudevano già le mani. “Allora ci vediamo domani?” ha chiesto. “Sorella”- è stata la risposta-“domani è venerdì, ormai è il fine settimana”. Io vedevo rosso ma suor Delfina calma e tranquilla ha aggiunto “ allora a lunedì”. Nuova settimana e i tipi sono arrivati per portare il macchinario ma poi si sono dileguati. Martedì sono riapparsi ma avevano difficoltà a posizionare la trivellatrice perché non possedevano d un mezzo adeguato per il traino. Avendo adocchiato nelle vicinanze una scure che serve per tagliare la legna per la cucina e provando degli inquietanti istinti omicidi, ho detto a suor Delfina che avevo un impegno e di avvisarmi con un sms quando gli artisti avrebbero iniziato la loro performance. Fino a ieri tutto taceva. Gli unici che hanno fatto qualcosa sono stati i ragazzi grandi del centro che hanno scavato una canaletta per le tubazioni. Oggi è arrivato l’sms con l’avviso che l’opera era cominciata. Sono arrivato sul posto un’oretta dopo e già erano cominciati i problemi. Dei due macchinari, uno non funziona al meglio riducendo al potenza dell’altro. E domani è il fine settimana. Ahi! Ahi! Ahi! Clicca qui http://picasaweb.google.it/113807602960586128102/ScavoPozzo#
Mezzi di trasporto
Sui giornali di qualche tempo fa si parlava che presto diventerà obbligatoria la revisione di tutti i veicoli. Se la cosa divenisse realtà penso che solo il 5 % dei mezzi circolante a Beira avrebbe qualche chance di poter tornare in strada. È inoltre in atto una grande campagna per promuovere la sicurezza sulle strade . Da allora ho cominciato ha prestare attenzione a tutto ciò che si muove su 4 ruote e alle varie fogge di viaggiare della gente. Qui di seguito una breve serie di quello che si vede sulle strade. http://picasaweb.google.it/113807602960586128102/Mezzi_Trasporto#
Energia per i mondiali
Da quando è iniziata la coppa del mondo nel vicino Sudafrica non abbiamo più avuto dei black out prolungati, contrariamente a quello che ci aspettavamo. Anzi, stamattina la luce se n’è andata per una mezzora dopo che l’avevamo ininterrottamente dal 10 di giugno. Spiegazione? Chiunque lavori nell’equivalente dell’Enel di qui ha per lo meno un amico che ha promesso di farlo nero (a legnate) se dovesse mancare l’elettricità durante le partite. Elementare no?
The machine looks ready to fall over and die!
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