Situazione delicata nel paese in vari sensi. Sul fronte
politico-militare interno, se da una parte c’è da registrare il ritorno al
tavolo dei negoziati dei rappresentanti di Frelimo e Renamo e il raggiungimento
di una accordo sulla composizione della Commissione Nazionale Elezioni (punto di
discordia da tempo)dall’altra si registrano azioni militari sul terreno con uso
anche di artiglieria pesante da parte dell’Esercito.
Domenica scorsa, con qualche giorno di anticipo rispetto a
quanto annunciato, è tornata la corrente in quelle zone delle province di
Manica e Sofala (zona in cerchio rosso nella cartina) ma siamo molto lontani
dalla normalità. Se lunedì abbiamo avuto la corrente quasi tutto il giorno,
ieri è stato un mezzo disastro e oggi abbiamo iniziato la giornata ad
intermittenza.
Il fatto che stia diluviando poi complica le cose. Ogni
acquazzone violento ( e questa è la stagione delle piogge) fa sempre saltare la
fornitura di elettricità.
In ogni caso vi lascio immaginare i disagi per i privati e per le imprese,
piccole e grandi , che ormai sono quasi paralizzate da più di due settimane.
È pur
vero che molti si sono attrezzati con generatori ma oltre a consumare parecchio
anche questi si rompono visto che sono sempre accesi, vuoi perché non c’è la luce,
vuoi per via delle oscillazioni di quest’ultima che, in automatico, non fanno “staccare”
il gruppo elettrogeno.
Per finire sono previste piogge intense nei prossimi due giorni. Speriamo sbaglino altrimenti riparte il ciclo di inondazioni, famiglie sloggiate, strade impraticabili e quant'altro. Niente di nuovo da queste parti ma nemmeno un passo avanti.
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