Scrivo queste righe la mattina del sabato santo. Tutto tace attorno alla nostra casa. Spira una brezza tesa e fresca. Che contrasto con il caldo torrido di ieri terminato con un gran temporalone che ha rovesciato un’enorme quantità di pioggia e anche della grandine in alcune zone!
Giovedì mattina sono andato in cattedrale per la messa crismale con l’arcivescovo. Era da anni che non vi mettevo piede e me la ricordavo buia, sporca e con le vetrate ancora mezze in frantumi in seguito all’esplosione dell’arsenale di Maputo nel 2007. Che bella sorpresa invece trovare l’edificio luminoso, pulito e ordinato. Senz’altro buona parte del merito va all’attuale parroco, don Giorgio Ferretti, un fidei donum della diocesi di Frosinone, incaricato della parrocchia della cattedrale dal 2017.
La chiesa era gremita. Tantissimi i sacerdoti concelebranti, molti dei quali non sono però coinvolti nella pastorale ma bensì nell’amministrazione e formazione. Tanti anche i religiosi, le religiose, i giovani provenienti dai vari seminari e case di formazione e molti laici
Dopo il pranzo offertoci dall’arcivescovo sono rientrato alla base e verso le 17.30 mi sono avviato su una strada sterrata che ha messo a dura prova gli ammortizzatori.( In effetti sto pensando di scrivere alla Toyota per offrirmi come collaudatore dei loro mezzi sulle nostre strade. Chiedo solo un mezzo nuovo ogni sei mesi e il mio tempo ce lo metto gratis! 😀 ) Dopo solo dieci chilometri, che hanno richiesto però più di mezz’ora, arrivo in una piccola comunità, una delle 20 che costituiscono la nostra parrocchia. Le persone, una trentina, sono assiepate nella piccola cappella dedicata alla Madonna del Rosario. Sono le 18 e si sta facendo buio. Dentro ci si vede a malapena. Chiedo se c’è un problema con l’impianto elettrico e mi rispondono che mancano i soldi per comperare la ricarica (in pratica funziona come una ricarica per il cellulare). Si procede quindi al lume di candela e delle lampadine dei cellulari. All’offertorio conto le monetine che mi vengono portate in un cestino. Diciassette meticais, pari a una ventina di centesimi. Di questo passo non ci saranno nemmeno i fondi per comperare le candele.
È una messa in coena domini agli antipodi della celebrazionein cattedrale qualche ora prima ma l’impegno che ci mettono è commovente. Cantano tutti e il piccolo edificio risuona delle melodie intonata nella lingua locale.
Il venerdì santo inizia con un gran caldo. Sono di turno alla sede centrale e la mattina facciamo le prove della Passione con i chierichetti. Si decide che si farà tutto all’aperto per l’enorme afflusso di persone che si prevede e per via della canicola. Alle 15 in punto il cortile della chiesa è già pieno. La cerimonia si svolge in forma ordinata e raccolta. Al termine mi fermo per le confessioni, insieme a due altri preti. Ne abbiamo fino alle 20 e torniamo a casa non tanto stanchi per le attività ma cotti dalla calura. Mentre mi sto guardando la Via crucis al Colosseo via internet scoppia un gran temporale. La luce se ne va ma sul cellulare il segnale rimane e così posso seguire la via crucis fino alla fine.
Oggi avremo battesimi di ragazzini e adulti e prime comunioni in 4 comunità. Domani in altre due, per un totale di circa 150 battesimi e 40 prime comunioni. Ci saranno canti, danze, tanta allegria e un po’ di sana confusione. Tutto rigorosamente sotto il cielo stellato e al chiaro di luna. Sperando che Giove pluvio stasera se ne stia tranquillo.
Auguri vivissimi di una Santa Pasqua
Sempre molto interessanti e coinvolgenti le tue pagine di diario.serena e gioiosa Pasqua a tutti voi un abbraccio a presto
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