Nuovi inizi a Lusaka (Zambia)
Dopo gli ultimi mesi di andirivieni, con una puntata di 4 settimane in Italia a luglio e una a Londra, caratterizzata da una girandola di visite, incontri e piacevolissime occasioni di festa con amici vecchi e nuovi, e un soggiorno di un mese a Beira, eccomi a Lusaka, capitale della Zambia. Sono arrivato una settimana fa e sono alloggiato al centro “Fenza” che è il risultato di un iniziativa dei Padri Bianchi in collaborazione con la Chiesa in Zambia. Aperto nel marzo del 2007, ha tre scopi principali : quello di agevolare la riflessione tra fede e cultura, di stimolare l’incontro tra cristiani appartenenti a diverse denominazioni e persone di religioni differenti e infine quello di mettere a disposizione del pubblico i vasti archivi e il considerevole numero di volumi raccolti (e a volte anche scritti) dai Padri Bianchi in 120 anni di presenza missionaria in questo paese. (Vedi sito, in inglese, www.fenza.org)
Nuovo incarico
Questa sarà la mia nuova sede a partire da gennaio prossimo, dopo che avrò finito di dare un corso all’Università Cattolica di Beira che inizia ai primi di novembre, fatto i bagagli e detto addio alle persone care. La ragione di questo mio spostamento è da cercare nel fatto che da qualche anno i Padri Bianchi hanno collocato i temi di giustizia e pace, del dialogo con le altre religioni e con le culture locali, e del rispetto per il creato, al centro della loro ragion d’essere missionari in quest’Africa che cambia.
Si avverte anche il bisogno di coordinare gli sforzi delle persone che lavorano in questo ambito e di raggiungere e coinvolgere il maggior numero di confratelli ed è in questo senso che, alcuni mesi fa, mi è stata fatta la proposta di svolgere tale ruolo di coordinatore. Fin dall’inizio era chiaro che questo avrebbe implicato un trasferimento e quindi lasciare il Mozambico e ricominciare daccapo in un Paese dove non ho mai lavorato prima. Ho accettato questa sfida che, anche se richiederà un certo sforzo di riadattamento, mi permetterà, spero, di svolgere un’attività più rilevante e appagante di quanto fatto negli ultimi tempi. Da una parte mi dispiace lasciare il Mozambico dove ho iniziato come giovane prete nel 1988 e dove avevo un bel giro di amici e conoscenti , unitamente a tanti ricordi. D’altra parte il mio contributo all’Università Cattolica può essere dato da altri e anche il mio sostegno all’orfanatrofio Santi Innocenti (che intendo comunque continuare a distanza) non è fondamentale visto che l’attività viene portata avanti dalle suore e del personale sul posto.
Questa sarà la mia nuova sede a partire da gennaio prossimo, dopo che avrò finito di dare un corso all’Università Cattolica di Beira che inizia ai primi di novembre, fatto i bagagli e detto addio alle persone care. La ragione di questo mio spostamento è da cercare nel fatto che da qualche anno i Padri Bianchi hanno collocato i temi di giustizia e pace, del dialogo con le altre religioni e con le culture locali, e del rispetto per il creato, al centro della loro ragion d’essere missionari in quest’Africa che cambia.
Si avverte anche il bisogno di coordinare gli sforzi delle persone che lavorano in questo ambito e di raggiungere e coinvolgere il maggior numero di confratelli ed è in questo senso che, alcuni mesi fa, mi è stata fatta la proposta di svolgere tale ruolo di coordinatore. Fin dall’inizio era chiaro che questo avrebbe implicato un trasferimento e quindi lasciare il Mozambico e ricominciare daccapo in un Paese dove non ho mai lavorato prima. Ho accettato questa sfida che, anche se richiederà un certo sforzo di riadattamento, mi permetterà, spero, di svolgere un’attività più rilevante e appagante di quanto fatto negli ultimi tempi. Da una parte mi dispiace lasciare il Mozambico dove ho iniziato come giovane prete nel 1988 e dove avevo un bel giro di amici e conoscenti , unitamente a tanti ricordi. D’altra parte il mio contributo all’Università Cattolica può essere dato da altri e anche il mio sostegno all’orfanatrofio Santi Innocenti (che intendo comunque continuare a distanza) non è fondamentale visto che l’attività viene portata avanti dalle suore e del personale sul posto.
Primi passi
Una delle prime cose in programma e la ragione fondamentale di questo viaggio è quella di visitare tre dei nostri centri che da alcuni anni si occupano degli aspetti sopra menzionati per rendermi conto sul posto di cosa si sta facendo e per vedere se esiste la possibilità di una maggiore collaborazione fra le tre entità . Oltre a FENZA, c’è il centro per le questioni sociali di Kanengo, vicino alla capitale del Malawi, Lilongwe ( www.cfscmalawi.org )e il centro culturale di Mua, Kungoni (www.kungoni.org ) Dal 20 fino all’inizio di ottobre mi fermerò una quindicina di giorni in Malawi e trascorrerò il resto del mese di ottobre qui a Lusaka. È la terza volta che passo per la capitale, che con quasi un milione e mezzo di abitanti è anche la maggiore città dello Zambia. Lusaka si trova su un altipiano a circa 1200 metri (anche se non si direbbe) e dista da Beira circa 1300 km. Il clima è molto più secco e decisamente più fresco che quello sulla costa del Mozambico. Generalmente settembre è l’ultimo mese della stagione secca e fredda che comincia a fine maggio. Durante questi 4 mesi non cade una goccia di pioggia e il paesaggio diventa arido e brullo, con nuvole di polvere che si alzano durante le giornate ventose e che avvolgono il paesaggio in un manto giallastro.
Dopodomani (20 settembre)qui si vota: la corsa è tra il presidente al potere, Rupiah Banda e il suo partito MDM e Michael Sata , il rappresentante del partito d’opposizione, il Fronte Patriottico. La situazione sembra calma; forse qualche problema potrebbe sorgere se con lo spoglio delle schede si spargeranno voci di brogli elettorali. Per ora gli unici problemi sono degli ingorghi stradali quando i sostenitori di uno o dell’altro partito improvvisano danze e canti di incitamento per i propri beniamini negli incroci più trafficati. Staremo a vedere.
Una delle prime cose in programma e la ragione fondamentale di questo viaggio è quella di visitare tre dei nostri centri che da alcuni anni si occupano degli aspetti sopra menzionati per rendermi conto sul posto di cosa si sta facendo e per vedere se esiste la possibilità di una maggiore collaborazione fra le tre entità . Oltre a FENZA, c’è il centro per le questioni sociali di Kanengo, vicino alla capitale del Malawi, Lilongwe ( www.cfscmalawi.org )e il centro culturale di Mua, Kungoni (www.kungoni.org ) Dal 20 fino all’inizio di ottobre mi fermerò una quindicina di giorni in Malawi e trascorrerò il resto del mese di ottobre qui a Lusaka. È la terza volta che passo per la capitale, che con quasi un milione e mezzo di abitanti è anche la maggiore città dello Zambia. Lusaka si trova su un altipiano a circa 1200 metri (anche se non si direbbe) e dista da Beira circa 1300 km. Il clima è molto più secco e decisamente più fresco che quello sulla costa del Mozambico. Generalmente settembre è l’ultimo mese della stagione secca e fredda che comincia a fine maggio. Durante questi 4 mesi non cade una goccia di pioggia e il paesaggio diventa arido e brullo, con nuvole di polvere che si alzano durante le giornate ventose e che avvolgono il paesaggio in un manto giallastro.
Dopodomani (20 settembre)qui si vota: la corsa è tra il presidente al potere, Rupiah Banda e il suo partito MDM e Michael Sata , il rappresentante del partito d’opposizione, il Fronte Patriottico. La situazione sembra calma; forse qualche problema potrebbe sorgere se con lo spoglio delle schede si spargeranno voci di brogli elettorali. Per ora gli unici problemi sono degli ingorghi stradali quando i sostenitori di uno o dell’altro partito improvvisano danze e canti di incitamento per i propri beniamini negli incroci più trafficati. Staremo a vedere.
Perdonami, Claudio, se uso questo strumento per mandarti un saluto dal Lago Tana, in Etiopia, felice di ritrovarti....non ti dimenticare che devi trovarmi una 'missione' anche per me...povero peccatore...
RispondiEliminaSenti, lo Zambia è bellissimo....viaggia...e trovami un padre belga, Pierre Ruqoi, non è un Bianco, ma deve essere una bella persona...ho seguito le sue tracce in Dominicana...
Cia