mercoledì 15 marzo 2023

Freddy forse se ne va ma lascia un disastro alle spalle

 Forse questa volta Freddy se ne va e non tornerà più. Forse. Perché da giovedì rientrerà nelle acque calde del Canale del Mozambico e anche se questa volta le condizioni meteo dovrebbero decretarne la sparizione nessuno se la sente di dirlo a voce troppo alta. Intanto, dietro di sé il ciclone, diventato depressione tropicale, lascia uno scenario catastrofico. Impossibile quantificare i danni visto che sta ancora diluviando e si temono piene di vari fiumi. I morti però aumentano. Ventuno nella provincia della Zambezia (tra di loro i genitori e un nipote del nostro guardiano, schiacciati da un grosso albero caduto sulla loro casa) e duecento nella zona meridionale del vicino Malawi. 

Le immagini che arrivano da quelle zone mostrano l'entità e l'estensione dei danni. Qui un reportage di Rai News International 

Boane

La vita a Boane è ripresa. Per molti si tratta di ricominciare praticamente da zero, avendo perso tutto. La parrocchia, tramite gli aiuti ricevuti sul posto da parte di privati e imprese e le offerte che sono entrate anche grazie al video postato qualche settimana fa su Youtube continua ad assistere una quarantina di famiglie. I segnali di ripresa sono evidenti nel tipo di richieste che riceviamo: zappe, rastrelli, asce, innaffiatoi, sementi. 

Noi padri siamo ancora in affitto in una casa un po' angusta anzi decisamente minuscola se paragonata agli ampi spazi di cui godevamo prima dell'alluvione. Stiamo ancora cercando casa ma è chiaro che almeno per un anno dovremo continuare a vivere in affitto. Dal quartiere generale a Roma ci dicono che non ci sono più soldi e che per quest'anno non si può pensare in modo alcuno all'acquisto di immobili o di proprietà. La diocesi di Maputo ha solo buchi nelle tasche e quindi spetterà ai Padri Bianchi decidere che fare in questa situazione. 

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